Dettagli
Datasheet
Dimensione Minima del Serbatoio | 40 litres / 10.57 US gallons |
Dimensione Massima | 3.5cm / 1.38inches |
Temperatura | 22°C / 71.60°F - 28°C / 82.40°F |
Durezza | 1.01dgH / 18ppm - 5.04dgH / 90ppm |
pH | 4.0-6.0 |
Descrizione Generale
La Betta Miniopinna fa parte del gruppo B. coccina ed è classificata nell'ordine Perciformes. Questa specie è caratterizzata da un corpo di colore rosso o nero, dimensioni ridotte e abita principalmente foreste di torbiere. Come altri membri del genere Betta, possiede un organo accessori d'aria chiamato labirinto, che le consente di respirare aria atmosferica.
Allestimento dell'Acquario
La Betta Miniopinna può essere mantenuta in un acquario completamente arredato senza substrato per facilitarne la pulizia. È consigliabile inserire legni alla deriva, radici e rami per creare spazi ombrosi, insieme a foglie secche decomposte che offrano rifugi aggiuntivi e fungano da fonte di cibo per i piccoli.
Comportamento
Queste betta non sono consigliate per acquari comunitari standard in quanto preferiscono stare sole o con specie molto pacifiche. Possono essere tenute in gruppo se l'acquario offre sufficienti nascondigli, ma è preferibile isolare le coppie per fini riproduttivi.
Alimentazione e Dieta
Le Betta Miniopinna si nutrono probabilmente di piccoli invertebrati acquatici e terrestri in natura. In cattività accettano cibi secchi ma è fondamentale offrire regolarmente cibi vivi o surgelati come Daphnia, Artemia o larve di chironomidi per preservarne il benessere e i colori.
Riproduzione e Dimorfismo Sessuale
La Betta Miniopinna è un costruttore di nidi di bolle e durante il periodo riproduttivo è essenziale fornire molti nascondigli alla femmina. Dopo l'accoppiamento il maschio costruirà il nido e si prenderà cura delle uova. I maschi sono più colorati e sviluppano pinne più lunghe delle femmine.
Habitat e Distribuzione
Queste betta sono endemiche dell'Isola di Bintan, in Indonesia, dove sono limitate a pochi luoghi nella parte settentrionale. Abitano foreste di torbiere con scarsa luce, acque scure e un substrato di foglie cadute. A causa dell'attività umana, il loro habitat è sempre più minacciato e la specie è stata classificata come "in pericolo critico" dalla Lista Rossa IUCN dal 1996.